giovedì 23 gennaio 2014

Renzi e gli '88 folli' della palude proporzionale


Mancano ormai pochi mesi al duello finale tra Renzi e Berlusconi. E come in ogni film western (o marziale, fate voi) che si rispetti, i due contendenti si punzecchiano, si incrociano, si incontrano, si parlano, si provocano, si sfidano. E, soprattutto, scelgono insieme le armi per affrontare l’ultima scena mortale. Ciascuno di noi ha in mente un film del genere. Con scena finale d’ordinanza. Come, per esempio, quella del celeberrimo Kill Bill di Tarantino. Lì, i due sfidanti - Beatrix Kiddo, la ‘Sposa’, interpretata da Uma Thurman, e, appunto, Bill, interpretato da David Carradine – si cercano per tutta la durata del film e, alla fine, conversano a lungo prima di affrontarsi nell’improvviso e fulmineo duello finale.

La politica italiana, impostata su partiti burocratici e oligarchici, rifiuta da sempre questo schema binario costruito intorno ai leader. Uno schema che è, viceversa, il più diffuso nelle democrazie occidentali, pur con varie gradazioni. Il Porcellum è servito anche a questo: mettere fine al tentativo bipolare di una democrazia matura. Non ha impedito ai cittadini soltanto la scelta del singolo candidato. Ha fatto peggio: ha impedito loro la possibilità di scegliere un governo efficace e responsabile, ha reso il sistema politico-istituzionale incapace di decidere, annegando il paese nella palude delle larghe intese.