
Questa proposta per l’Europa si ispira alla iniziativa promossa dal comitato organizzatore della cerimonia di inaugurazione per l'investitura del Presidente americano Barack Obama. La si può votare - con il nome: "Una iniziativa comunitaria per la promozione della cittadinanza attiva" - sul sito delle consultazioni europee dei cittadini: http://www.consultazioni-europee-dei-cittadini.eu/propositions.
Il progetto di Obama si chiama Renew America Together e chiede a tutti gli americani di assumere un impegno continuo e costante ad adoperarsi per le proprie comunità. In pratica, Obama si rivolge a tutti gli americani affinché si impegnino in maniera costante nel servire le proprie comunità e il proprio paese. Non si chiede al popolo americano di partecipare soltanto per un giorno, ma di assumere un impegno costante del proprio tempo (un'ora, un weekend, ecc.) per un servizio alla comunità nella quale si vive. Un sito (USAservice.org) offre informazioni per aiutare gli americani a trovare modi di servire nelle proprie comunità. Pare siano stati già organizzati e registrati circa 5,000 eventi di volontariato da parte di nonprofits e gruppi di comunità in tutto il Paese.
Lanciato ufficialmente negli USA nel giorno di Martin Luther King, Jr., cioè il 19 gennaio scorso, un giorno prima della cerimonia di inaugurazione della nuova presidenza, il progetto è stato raccolto e promosso in Italia da Cittadinanzattiva e Partito Radicale Transnazionale.
Il piano di Obama sull’Universal and Voluntary Citizen Service è diretto a favorire la cittadinanza attiva e ad ispirare tutti gli americani a prendersi cura dei beni comuni. Probabilmente, mutatis mutandis, anche l’Unione Europea potrebbe trarre spunto da questa interessante intuizione per:
- dare più profondi contenuti alla cittadinanza europea
- caratterizzarla per il fatto che essa può esercitarsi nella concretezza della vita quotidiana;
- svolgere un ruolo sussidiario nei confronti dei paesi membri;
- stimolare i popoli europei ad occuparsi dell’interesse generale, anche a partire dalla dimensione locale;
- stabilire un legame più diretto con i singoli cittadini, valorizzandone l’impegno.
L’Europa – che pure ha il merito, attraverso i le iniziative e i progetti della Commissione, di aver favorito l’emersione della società civile attiva europea - potrebbe cogliere molti spunti ulteriori nel piano proposto dal presidente americano neoeletto. Come, per esempio, l’idea di costituire una Agenzia ad hoc. Le architravi di questo impegno sono almeno tre.
Volontari per il cambiamento
1. Incoraggiare un servizio civile europeo per affrontare le grandi sfide contemporanee (come, per es., il cambiamento climatico e l’estensione della copertura dei servizi sanitari e scolastici).
In questo ambito, negli USA, i volontari svolgono, tra le altre, le seguenti funzioni: il mentoring di bambini cresciuti nei quartieri disagiati, l’isolamento termostatico delle case dei meno abbienti (la weatherization), l’assistenza agli anziani, e altre forme di lotta alla povertà. Inoltre hanno aiutato le comunità a prepararsi per (e a rimettersi in piedi dopo) grandi disastri naturali come nel caso dell’uragano Katrina. L’agenzia competente non soltanto impiega migliaia di giovani americani in un servizio full-time che li prepara al mondo del lavoro dotandoli di esperienza e abilità professionali, ma coinvolge anche cittadini americani già inseriti nel mondo del lavoro in un servizio civico part-time.
L’agenzia europea potrebbe ripetere quest’esperienza e non solo. Potrebbe favorire la creazione di progetti per lo sviluppo di energie rinnovabili o coinvolgere genitori, nonni, studenti universitari o membri della comunità per il tutoraggio e per un assistenza one-on-one a studenti. I volontari potrebbero collaborare alla bonifica di acque e territori inquinati, a piantare alberi, e lavorare per la salute ambientale del aree naturali protette. Oppure potrebbero fornire informazioni sanitarie di base ed essere addestrati per assistere il personale sanitario, potrebbero aiutare a organizzare fiere della salute, a condurre campagne di sensibilizzazione in comunità sotto-servite e a fornire personale aggiuntivo alle strutture sanitarie pubbliche.
1. Incoraggiare un servizio civile europeo per affrontare le grandi sfide contemporanee (come, per es., il cambiamento climatico e l’estensione della copertura dei servizi sanitari e scolastici).
In questo ambito, negli USA, i volontari svolgono, tra le altre, le seguenti funzioni: il mentoring di bambini cresciuti nei quartieri disagiati, l’isolamento termostatico delle case dei meno abbienti (la weatherization), l’assistenza agli anziani, e altre forme di lotta alla povertà. Inoltre hanno aiutato le comunità a prepararsi per (e a rimettersi in piedi dopo) grandi disastri naturali come nel caso dell’uragano Katrina. L’agenzia competente non soltanto impiega migliaia di giovani americani in un servizio full-time che li prepara al mondo del lavoro dotandoli di esperienza e abilità professionali, ma coinvolge anche cittadini americani già inseriti nel mondo del lavoro in un servizio civico part-time.
L’agenzia europea potrebbe ripetere quest’esperienza e non solo. Potrebbe favorire la creazione di progetti per lo sviluppo di energie rinnovabili o coinvolgere genitori, nonni, studenti universitari o membri della comunità per il tutoraggio e per un assistenza one-on-one a studenti. I volontari potrebbero collaborare alla bonifica di acque e territori inquinati, a piantare alberi, e lavorare per la salute ambientale del aree naturali protette. Oppure potrebbero fornire informazioni sanitarie di base ed essere addestrati per assistere il personale sanitario, potrebbero aiutare a organizzare fiere della salute, a condurre campagne di sensibilizzazione in comunità sotto-servite e a fornire personale aggiuntivo alle strutture sanitarie pubbliche.
Studenti al servizio della comunità
2. Integrare il service-learning nelle scuole e nelle università per far sì che gli studenti al termine del loro percorso formativo abbiano accumulato almeno 17 settimane di servizi per la comunità.
Le scuole che richiedono di svolgere servizi per la comunità come parte del corso di istruzione creano ambienti scolastici migliori e rappresentano una risorsa importante per le loro comunità. Inoltre, i loro studenti studiano con maggior profitto.
Attraverso questo canale sarebbe possibile inserire i giovani europei svantaggiati con opportunità di servizio per la collettività. Nella UE sono migliaia i giovani tra i 16 e i 24 anni che provengono da famiglie povere, che non frequentano scuole, che sono disoccupati o che sono in prigione. Questi giovani hanno bisogno di una opportunità per costruirsi una educazione, trovare un lavoro produttivo e ricostruire le loro vite.
Con una iniziativa del genere, si potrebbe offrire l’opportunità di prestare servizio per migliorare il risparmio energetico e l’efficienza energetica di case e palazzi nelle loro comunità, nonché fornire loro un apprendistato in un settore economico con aspettative di grande crescita.
Ed ancora: ai giovani di reddito basso si potrebbe offrire una chance per apprendere le conoscenze necessarie a operare nel settore dell’edilizia residenziale e completare un programma di studi superiori.
2. Integrare il service-learning nelle scuole e nelle università per far sì che gli studenti al termine del loro percorso formativo abbiano accumulato almeno 17 settimane di servizi per la comunità.
Le scuole che richiedono di svolgere servizi per la comunità come parte del corso di istruzione creano ambienti scolastici migliori e rappresentano una risorsa importante per le loro comunità. Inoltre, i loro studenti studiano con maggior profitto.
Attraverso questo canale sarebbe possibile inserire i giovani europei svantaggiati con opportunità di servizio per la collettività. Nella UE sono migliaia i giovani tra i 16 e i 24 anni che provengono da famiglie povere, che non frequentano scuole, che sono disoccupati o che sono in prigione. Questi giovani hanno bisogno di una opportunità per costruirsi una educazione, trovare un lavoro produttivo e ricostruire le loro vite.
Con una iniziativa del genere, si potrebbe offrire l’opportunità di prestare servizio per migliorare il risparmio energetico e l’efficienza energetica di case e palazzi nelle loro comunità, nonché fornire loro un apprendistato in un settore economico con aspettative di grande crescita.
Ed ancora: ai giovani di reddito basso si potrebbe offrire una chance per apprendere le conoscenze necessarie a operare nel settore dell’edilizia residenziale e completare un programma di studi superiori.
Favorire le organizzazioni civiche
3. Espandere la capacità delle organizzazioni nonprofit di innovare ed espandere i programmi di successo al resto del Paese.
Si tratta di una serie di politiche di promozione delle organizzazioni civiche perché funzionino da catalizzatore per l’innovazione sociale nell’istruzione, nello sviluppo economico, nella sanità e nella tutela dell’ambiente. Queste realtà possono svolgere un ruolo nello sviluppo di soluzioni innovative per questioni sociali importanti, per la fornitura di servizi che affrontano bisogni umani essenziali, migliorano la qualità della vita delle persone, e fanno funzionare meglio la democrazia.
L’Europa dovrebbe dunque investire sempre di più in questa direzione destinando investimenti pubblici e privati; coltivando alti livelli di competizione, innovazione, e responsabilità nel settore nonprofit; ispirando una nuova generazione di cittadini a impegnarsi nel servizio civico; e liberando le potenzialità di organizzazioni esistenti con grande seguito nella società.
Le Istituzioni europee dovrebbero, sul versante della raccolta fondi, stimolare e promuovere la creazione di reti di soggetti finanziatori e, sul versante dell’impatto sulle politiche, raccogliere e diffondere le buone pratiche messe in opera dalle organizzazioni civiche.
3. Espandere la capacità delle organizzazioni nonprofit di innovare ed espandere i programmi di successo al resto del Paese.
Si tratta di una serie di politiche di promozione delle organizzazioni civiche perché funzionino da catalizzatore per l’innovazione sociale nell’istruzione, nello sviluppo economico, nella sanità e nella tutela dell’ambiente. Queste realtà possono svolgere un ruolo nello sviluppo di soluzioni innovative per questioni sociali importanti, per la fornitura di servizi che affrontano bisogni umani essenziali, migliorano la qualità della vita delle persone, e fanno funzionare meglio la democrazia.
L’Europa dovrebbe dunque investire sempre di più in questa direzione destinando investimenti pubblici e privati; coltivando alti livelli di competizione, innovazione, e responsabilità nel settore nonprofit; ispirando una nuova generazione di cittadini a impegnarsi nel servizio civico; e liberando le potenzialità di organizzazioni esistenti con grande seguito nella società.
Le Istituzioni europee dovrebbero, sul versante della raccolta fondi, stimolare e promuovere la creazione di reti di soggetti finanziatori e, sul versante dell’impatto sulle politiche, raccogliere e diffondere le buone pratiche messe in opera dalle organizzazioni civiche.
Un programma per l'Europa
In conclusione, queste tre possibili linee di sviluppo riprese dal programma del neopresidente americano offrono numerosi spunti per avvicinare maggiormente le istituzioni e i popoli europei. E, in particolare, per costruire politiche pubbliche europee per la promozione della cittadinanza attiva (ovvero per la promozione di autonome iniziative di cittadini per lo svolgimento di attività di interesse generale, come dice la previsione contenuta nella Costituzione italiana all’art. 118 u.c. e scarsamente applicata).
Renew Europe Together, insomma…..
In conclusione, queste tre possibili linee di sviluppo riprese dal programma del neopresidente americano offrono numerosi spunti per avvicinare maggiormente le istituzioni e i popoli europei. E, in particolare, per costruire politiche pubbliche europee per la promozione della cittadinanza attiva (ovvero per la promozione di autonome iniziative di cittadini per lo svolgimento di attività di interesse generale, come dice la previsione contenuta nella Costituzione italiana all’art. 118 u.c. e scarsamente applicata).
Renew Europe Together, insomma…..
v.f.
Nessun commento:
Posta un commento