mercoledì 9 marzo 2011

Verso una tassa europea sulle transazioni finanziarie


Il Parlamento europeo riunito in plenaria ha approvato ieri a larga maggioranza (529 favorevoli e 127 contrari) una risoluzione in cui sostiene l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF).

E' di particolare importanza il fatto che il Parlamento abbia segnalato che, nel caso in cui non si riuscisse a trovare un consenso a livello globale su questa proposta, l'Unione Europea dovrebbe andare avanti da sola. Secondo il testo della risoluzione, la TTF va adottata ''senza ulteriori ritardi''.
La risoluzione sugli strumenti di finanziamento innovativi, preparata dalla parlamentare greca Anni Podimata (S&D, EL), rappresenta il contributo del Parlamento al dibattito su come generare nuove entrate, assicurare una politica fiscale giusta e massimizzare le capacità di recupero del prelievo.


Secondo l'Aula, nuovi strumenti finanziari possono apportare un "duplice effetto positivo" conseguendo da un lato obiettivi politici importanti, come la stabilità dei mercati finanziari e la trasparenza, e dall'altro aumentando le entrate.
La risoluzione chiede l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) che porterebbe nelle casse pubbliche dell'UE circa 200 miliardi di euro ogni anno e contribuirebbe alla riduzione delle attività speculative, rendendole più costose e quindi meno vantaggiose. Un emendamento approvato dall'Aula chiede che, nel caso non sia possibile introdurre tale tassa a livello globale, l'Unione dovrebbe comunque applicare la TTF a livello europeo come primo passo.

Inoltre, i deputati rispondono a chi sostiene che una tale tassa avrebbe l'effetto di provocare uno spostamento delle transazioni puramente speculative verso altre giurisdizioni più favorevoli, affermando che l'UE potrebbe perfino trarne dei vantaggi, poiché ciò contribuirebbe a migliorare l'efficienza del mercato.

La risoluzione chiede misure atte a ridurre l'evasione e la frode fiscale, che attualmente dovrebbe ammontare complessivamente a circa 250 miliardi di euro annui. Infine, i deputati chiedono all'Unione e al G20 di perseguire l'obiettivo di eliminare i paradisi fiscali e il segreto fiscale.

La campagna italiana per la TTF (www.zerozerocinque.it) da tempo sostiene la fattibilità tecnica e gli enormi vantaggi che questa proposta comporterebbe, anche se introdotta unicamente nell'Unione Europea o nell'area euro. (Per una breve esposizione degli argomenti a favore della introduzione della TTF nella sola zona euro, vedi l'approfondimento all'appello pubblicato sul sito della campagna zerozerocinque: http://bit.ly/glvLwA)

Il voto di ieri è una conferma politica della massima importanza ai numerosi argomenti tecnici che sostengono questi argomenti. Una TTF europea costituirebbe anche un segnale di grande forza per una sua successiva introduzione su scala globale.

Il governo italiano fino a oggi ha sostenuto che la tassa si potrebbe implementare unicamente su scala globale. Il nostro Paese, anche alla luce del voto odierno in Europa, è ora chiamato a fare la sua parte, e a seguire l'esempio della Germania, della Francia e delle altre nazioni europee che da tempo sostengono con forza l'introduzione in tempi brevi della TTF, per frenare la speculazione selvaggia e la finanza casinò e per generare risorse da destinare al welfare, alla cooperazione internazionale, alla lotta contro i cambiamenti climatici.

Il voto di ieri al Parlamento europeo riguardava in particolare un rapporto su meccanismi finanziari innovativi che era stato presentato nelle Commissioni competenti nei mesi scorsi e che sosteneva con forza la necessità di introdurre una TTF su scala globale, o, in caso di mancato consenso, in Europa. Si è votato anche su un secondo rapporto, presentato dalla parlamentare francese Eva Joly e dedicato alla necessità di migliorare le entrate fiscali, di combattere l'evasione fiscale e le pratiche fiscali dannose. Anche questo secondo rapporto citava la TTF in maniera estremamente favorevole, come misura per frenare le operazioni finanziarie meramente speculative e per generare reddito.

v.ferla@cittadinanzattiva.it

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