martedì 27 novembre 2012

Allarme Primarie: Il circolo del golf PD invaso da orde di cittadini!




Ma che belle le primarie! Ma che bravi questi elettori! W la festa della democrazia!", canta così, in ogni day after, la retorica dei gruppi dirigenti e dei commentatori di complemento. Il papà partito ti fa fare un bel 'bagnetto' di partecipazione: vieni a sguazzare anche tu! Ti dà l'occasione per ripulire il tuo sporco populismo: non perderla! Lancia al popolo un po' di brioches democratiche (schede, firme, timbri, file, attese): addenta anche tu un po' di democrazia! Mette in scena una bella fiction per riprendersi una legittimazione sempre più evanescente: guarda che spettacolo! Cerca di riconquistare gli affetti in libera uscita: restituisci la tua astensione agli apparati!
Ma i cittadini si sono un po' stufati di queste storielle edificanti. La partecipazione dei più di tre milioni di italiani alle primarie del "csx" dice qualcosa di più. Che il voto è una cosa seria e può servire a scardinare meccanismi e sovrastrutture consolidate.

Il candidato-sorpresa delle primarie aveva dalla sua appena tre parlamentari del Pd su 100 (e, dicono i bene informati, appena 2 dirigenti del partito su 100), per non dire della Cgil, schierata contro a ranghi compatti. Ma ha preso più del 40 per cento dei voti di quel partito (poco più del 30 per cento dell'intera coalizione). E chi parla di giovanilismo è fuori giri: chi ha fatto le code ha visto che una stragrande maggioranza di votanti era fatta di ultracinquantenni. Insomma, c'è da riflettere. La partecipazione dei cittadini sta su un altro piano. Non quello del popolo bue che corre in massa alle urne per dare ragione a chi sta già nell'inner circle. Ma quella dell'elettore consapevole che si gioca una chance di cambiamento.
Ammettiamolo: nelle ultime settimane il Partito Democratico aveva assunto l'aplomb del circolo del golf. Il gruppo di iscritti al club esclusivo aveva commentato con disgusto la richiesta di iscrizione dei villani alle porte: "che vorranno mai questi bimbacci, qui la patente di centrosinistra la rilasciamo solo noi". Mesi di analisi (democratica) del sangue per dire che questi no, non sono di sinistra. Candide signore e perbene scandalizzate dal rischio di contaminazioni (meglio l'abbraccio del grande centro di Casini, vuoi mettere?): "orrore, ci votano pure quelli di centrodestra! almeno il nostro 30 per cento è vero!" Eh già, che reumatica noia questi spifferi di realtà...
Nelle settimane scorse, da Vacca a Marini, laici e cattolici dalla vista lunga si sono uniti con orgoglio ancienne per promettere purghe ed espulsioni appena si farà sul serio, cioè dopo le primarie (tanto per capire la considerazione per il voto degli elettori...) nel chiuso delle stanze del circolo. E, magari, a luci spente volerà qualche sberla. Come ha scritto in un tweet Massimo Mantellini, "Rosi Bindi che dice a Renzi 'Regoleremo i conti al congresso' è il nuovo 'Esco, ti aspetto nel parcheggio'"...
Ancora nella notte elettorale c'è qualche esponente del circolo del golf che si indigna per aver avvistato elettori di centrodestra alle urne: forse qualcuno dovrebbe ricordare loro che sono un partito, che servono per prendere voti, conquistare la maggioranza dei votanti e andare al governo, non per fare colazione sull'erba e ripararsi con gli ombrellini dal sol dell'avvenire. Ancora nella notte elettorale c'è chi trasecola perché uno dei circoli più esclusivi, quello della Toscana, è stato invaso da orde di moderati e reazionari. E pure i comuni rossi sono caduti: perdindirindina, che disdetta, come ha potuto convincerli quel nerd?
Insomma, "quelli-che-poi-tanto-il-partito-li-farà-fuori" o, se preferite, "quelli-che-nessuno-vi-ha-mai-invitati" adesso stanno lì, scalmanati, presi da questa strana frenesia di partecipare. Sti cittadini l'hanno fatta fuori dal vaso. Hanno deciso, senza chiedere permesso, di entrare al circolo del golf (una volta era una chiesa di fedeli, ma ne sono caduti di muri a Berlino...). E hanno pronte le mazze del cambiamento per sparare le palle in buca.

@vittorioferla

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