mercoledì 6 aprile 2011

Chiedere il conto ai ragni della politica

Mai c'è stata un'epoca, mi pare, in cui quello che si dice ha più importanza di quello che si fa. Basta che uno della retroguardia dica di essere per l'avanguardia ed è un avanguardista, che un reazionario dica di esser per la rivoluzione ed è un rivoluzionario, che un mascalzone dica di essere per l'onestà ed è onesto. E non si torna a chiedere alle persone il conto preciso di quello che sono, di quello che fanno, di come vivono, e se non si torna a giudicare un'azione per quella che è senza contare che sia fatta con la mano sinistra, che sa quello che fa la destra, o con la mano destra, che sa quello che fa la sinistra, temo che nessuna riforma o rivolgimento verrà a cavare il classico ragno dal buco; immagine del tutto pertinente alla situazione e anzi da moltiplicare, tanti buchi, tanti ragni.
Leonardo Sciascia


Difficile trovare parole nuove, ormai, per raccontare lo spettacolo degradante della politica italiana. Possiamo però utilmente usare parole 'vecchie', ma sempre attuali per farlo, come quelle del grande intellettuale siciliano.

Forse, avremmo potuto scrivere diversamente.

Avremmo potuto scrivere, per esempio: basta dirsi eletti dal popolo per farsene unti; basta dirsi liberali per rendersi impuniti; basta dirsi perseguitati per fingersi vittime; basta dirsi garantisti per fare scempio della giustizia; basta dirsi civili per comportarsi come vandali dell'etica pubblica; basta dirsi riformisti per fare scempio delle regole; basta proclamare odi alla libertà per praticare la prostituzione nella politica; basta dichiararsi simpatici per pretendere che tutto ti sia dovuto, soprattutto la sottomissione di ogni istituzione; basta mettersi dalla parte del popolo per farsene beffe e pretenderne, al minimo, accondiscendenza, al massimo, venerazione; basta dirsi giornalisti per manipolare i fatti senza pudore pur di omaggiare i propri padroni... Gli esempi potrebbero continuare.

Chiedere il conto di quello che si fa. Per venir fuori da questa follia dovremmo riprendere la questione. Senza trasparenza, responsività e rispetto delle regole - cioè senza rispondere delle proprie azioni di fronte ai cittadini - non c'è futuro. Lo si è detto e scritto, ormai, in mille modi. Per questo le parole di Sciascia sono più attuali che mai. Per cavar via i ragni dai loro buchi.


v.ferla@cittadinanzattiva.it

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